* Spianata con l'uva

Ingredienti per una teglia da forno  33x42

500 gr. farina 0
250 gr. acqua
50 gr. di burro
1 bustina di lievito per pane oppure 1 cubetto di lievito di birra
1 Kg. di uva nera da vino (tipo sangiovese)
semi di anice a piacere
1 bicchiere di vino rosso
4 cucchiai colmi di zucchero semolato + 2 cucchiaini rasi

Procedimento
Prendere il burro dal frigo e farlo ammorbidire a temperatura ambiente.

Sgranare, lavare e asciugare l’uva poi “condirla” con i semi di anice e un po’ di zucchero; lasciare riposare.

Preparare uno sciroppo con il vino e lo zucchero restante , farlo bollire e ridurre della metà; lasciare raffreddare.

Impastare la farina con il lievito, il burro, 2 cucchiaini di zucchero e l’acqua; fare un panetto e lasciarlo lievitare.

Bagnare leggermente la teglia del forno e mettervi sopra un foglio di carta che aderirà perfettamente.

Sgonfiare l’impasto, dividerlo in due parti e tirare una prima sfoglia che verrà adagiata sulla teglia, mettervi sopra ca. tre quarti dei chicchi di uva e coprire poi con la seconda sfoglia, sigillando bene i bordi.
Mettere infine sopra la restante uva e bagnare con lo sciroppo di vino.

Cuocere in forno preriscaldato, modalità statico, a 180° per ca. 45-50 min., fino a doratura della superfice.

La faceva mia mamma quando ero ragazza... Una volta cotta, la mangiavo scartando l'uva, unico frutto, a parte quelli legnosi, di cui scarto i semi perché mi risultano amari e una volta cotta, impossibile rimuoverli, ma la ricordo bene!

Che buona, la faceva una amica di mia mamma tanti anni fa.

Karlin non conoscevo questa torta deve essere buonissima, la proverò senz'altro GRAZIE!!

gisella ha scritto:La faceva mia mamma quando ero ragazza...  Una volta cotta, la mangiavo scartando l'uva, unico frutto, a parte quelli legnosi, di cui scarto i semi perché mi risultano amari e una volta cotta, impossibile rimuoverli, ma la ricordo bene!

Gisella puoi farla benissimo usando uva rossa senza semi. La tradizione vorrebbe che fosse l'uva da vino anche perché ai tempi di mia mamma c'era solo questo tipo.
Ovviamente pure io non vado a comprare uva quando ho la possibilità di averne gratuitamente a volontà....purtroppo con i semi.
Comunque è buonissima e la ricetta, opportunamente elaborata, è di mia mamma che l'aveva avuta da una vicina di casa di origini toscane.

Che buona... l'ho mangiata una volta in Toscana insieme a qualche matta che allora non era matta...o almeno non sembrava

Aurora ha scritto:Che buona... l'ho mangiata una volta in Toscana insieme a qualche matta che allora non era matta...o almeno non sembrava

 ero matta ma non lo sapevo.........

Anni luce fa avevo provato un paio di ricette toscane di focacce con l'uva.
L'avevo provata con l'uva fragola, ma i semini disturbavano tutti i miei e così me le sono sbafate da sola e poi non ne ho fatte più.
Grazie Karlin, se trovo l'uva pizzuttella senza semi, provo di nuovo con la tua ricetta.

Da noi si chiama "schiacciata con l'uva". Buonaaaa! Peccato per i semini, ma non si possono evitare.

asiuLuisa ha scritto:Da noi si chiama "schiacciata con l'uva". Buonaaaa! Peccato per i semini, ma non si possono evitare.

Luisa, da voi si fa con la pasta da pane oppure con il pan brioche?

Non saprei di preciso. Ci sono più varianti. Ciascuno ha una ricetta propria. Credo che pane pane non lo faccia nessuno. Sarebbe troppo dura. Qualche aggiunta di burro o zucchero c'è sempre. Ma soprattutto secondo me il tocco fondamentale è il vino cotto messo sopra. Slurp!

Ora che al mercato c'è proprio l'uva senza semi si potrebbe provare... solo che è uva bianca mannaggia. Dite che non è la stessa cosa vero?

Ho provato a farla con l'uva senza scemi ... non è cromatica nei colori ma a me è piaciuta tantissimo.

Ma ci sono delle uve rossicce senza semi, non solo bianche, così il cromatismo resta.

Come ha scritto Rosetta, fatta con l'uva bianca viene a mancare il "cromatismo" ma è sicuramente buona. Qui ho trovato un'uva rossa senza semi, a chicchi piccoli, ma non sempre ce l'hanno, tant'è che sono riuscita a farla solo un paio di volte.