Fidelio o l'amor coniugale
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Fidelio o l'amor coniugale
La stagione 2014/2015 si apre alla Scala con un'opera diversa dalle solite... niente Verdi, niente Puccini, niente Wagner... ma niente meno che Ludwig van Beethoven. Dato che l'opera è in tedesco vi spiego la trama spero in due parole e vi dico come anteprima che c'è il lieto fine.
Il nome lo conoscono tutti, famoso per le sue sinfonie, una più bella dell'altra, Beethoven si è dedicato con fervore anche all'opera lirica con quest'unica opera che tanta fatica gli è costata.
Intanto porta una novità e infatti più che un'opera lirica è um Singspiel e cioè Canto e Recitazione e difatti l'opera è un alternanza di musica e parole.
Beethoven rimane folgorato dall'opera letteraria: "Léonore ou l'amour conjugal", nel 1805 ne fa una prima versione che è un fiasco. Il clima politico all'epoca non era dei migliori e Beethoven puntava molto sulla libertà e la giustizia, in più l'opera era troppo lunga.
Compreso tutto ciò Beethoven ci riprova, la accorcia togliendo praticamente un atto e un anno dopo nel 1806 l'opera va di nuovo in onda coronata da un altro insuccesso.
Ma testardo come pochi, dopo essersi fatto aiutare dal giovane Treitschke, che corresse il libretto migliorandolo dal punto di vista teatrale andò finalmente in scena dopo 8 anni e correva l'anno 1814.
Beethoven era ossessinato dalla ouverture, ne compose ben 4 prima di scegliere quella definitiva che pare sia un autentico gioiello.
Atto Primo.
Ouvertoure
Siamo nella prigione dalle parti di Siviglia intorno al 1600.
Don Pizarro è il direttore della prigione in cui egli stesso ha fatto imprigionare (ingiustamente) il suo nemico personale Florestan. Sua moglie (di Florestan) si traveste da uomo e si mette sulle tracce del marito.
Leonore per essere sicura che il marito è rinchiuso nella prigione di don Pizarro diciamo che cerca di entrare nelle grazie della guardia del carcere, il quale ha una figlia che si chiama Marzelline e che si innamora di Fidelio (cioè Eleonore) e che invece disdegna le attenzioni del figlio della guardia.
Ricapitoliamo: Leonore si traveste da uomo e assume il nome di Fidelio, di Fidelio si innamora Marzelline che lo crede un uomo, mentre Fidelio è una donna che cerca Florestan.
Intanto una lettera informa don Pizarro che sta arrivando ministro di Stato don Fernando e questo complica le cose perchè don Fermando conosce Florestan e teme che questi possa scoprire l'ingiustizia che ha commesso con l'arresto illegale di Florestan.
Ordina alla guarda carceraria di uccidere Florestan che però si rifiuta di eseguire l'ordine. Si rende conto che dovrà ucciderlo personalmente e dà l'ordine a Rocco di scavare la fossa. Tutto ciò avviene alla presenza di Florestan che intuisce che la fossa è per lui. Per esserne sicuro chiede alla guardia di far uscire tutti i prigionieri in cortile accorgendosi che lui non è fra i progionieri si avvia a scavare la fossa insieme alla guardia (questo almeno è quello che ho capito quando l'ho vista una dozzina di anni fa proprio alla Scala).
Atto secondo
Florestan giace incatenato nel buio della prigione, piange e si lamenta della crudele sorte, ma non sa che Leonore sta cercando di salvarlo e Leonor ancora non sa che il marito è quel prigioniero imprigionato nelle segrete. Leonore ormai è decisa di libeare quel prigioniero e scende con Rocco nella prigione sottorrenea e proprio in quel momento sente il prigionieri invocare il suo nome...Leoooonoorrrre... il momento è concitato, Leonor ha ritrovato il marito, ma don Pizarro arriva per uccidere il nemico. Leonore gli sbarra la strada, lo impora, ma l'altro non sente ragioni, anzi decidere di uccidere tutti e due.
Ma il destino ha deciso diversamente, lo squillo delle trombe annuncia l'arrivo del ministro, don Pizarro deve uscrire fuori ad accoglierlo e Leonore e Florestan si abbracciano felici.
Nella piazza il ministro magnanimo da ordine di liberare tutti i prigionieri, Rocco racconta al ministro tutte le malefatte di don Pizarro, Leonore abbraccia il marito e tutta la piazza la acclama come eroina.
Vi metto tutta l'opera, non riesco a fare una ricerca ad hoc...magari più avanti.
Il nome lo conoscono tutti, famoso per le sue sinfonie, una più bella dell'altra, Beethoven si è dedicato con fervore anche all'opera lirica con quest'unica opera che tanta fatica gli è costata.
Intanto porta una novità e infatti più che un'opera lirica è um Singspiel e cioè Canto e Recitazione e difatti l'opera è un alternanza di musica e parole.
Beethoven rimane folgorato dall'opera letteraria: "Léonore ou l'amour conjugal", nel 1805 ne fa una prima versione che è un fiasco. Il clima politico all'epoca non era dei migliori e Beethoven puntava molto sulla libertà e la giustizia, in più l'opera era troppo lunga.
Compreso tutto ciò Beethoven ci riprova, la accorcia togliendo praticamente un atto e un anno dopo nel 1806 l'opera va di nuovo in onda coronata da un altro insuccesso.
Ma testardo come pochi, dopo essersi fatto aiutare dal giovane Treitschke, che corresse il libretto migliorandolo dal punto di vista teatrale andò finalmente in scena dopo 8 anni e correva l'anno 1814.
Beethoven era ossessinato dalla ouverture, ne compose ben 4 prima di scegliere quella definitiva che pare sia un autentico gioiello.
Atto Primo.
Ouvertoure
Siamo nella prigione dalle parti di Siviglia intorno al 1600.
Don Pizarro è il direttore della prigione in cui egli stesso ha fatto imprigionare (ingiustamente) il suo nemico personale Florestan. Sua moglie (di Florestan) si traveste da uomo e si mette sulle tracce del marito.
Leonore per essere sicura che il marito è rinchiuso nella prigione di don Pizarro diciamo che cerca di entrare nelle grazie della guardia del carcere, il quale ha una figlia che si chiama Marzelline e che si innamora di Fidelio (cioè Eleonore) e che invece disdegna le attenzioni del figlio della guardia.
Ricapitoliamo: Leonore si traveste da uomo e assume il nome di Fidelio, di Fidelio si innamora Marzelline che lo crede un uomo, mentre Fidelio è una donna che cerca Florestan.
Intanto una lettera informa don Pizarro che sta arrivando ministro di Stato don Fernando e questo complica le cose perchè don Fermando conosce Florestan e teme che questi possa scoprire l'ingiustizia che ha commesso con l'arresto illegale di Florestan.
Ordina alla guarda carceraria di uccidere Florestan che però si rifiuta di eseguire l'ordine. Si rende conto che dovrà ucciderlo personalmente e dà l'ordine a Rocco di scavare la fossa. Tutto ciò avviene alla presenza di Florestan che intuisce che la fossa è per lui. Per esserne sicuro chiede alla guardia di far uscire tutti i prigionieri in cortile accorgendosi che lui non è fra i progionieri si avvia a scavare la fossa insieme alla guardia (questo almeno è quello che ho capito quando l'ho vista una dozzina di anni fa proprio alla Scala).
Atto secondo
Florestan giace incatenato nel buio della prigione, piange e si lamenta della crudele sorte, ma non sa che Leonore sta cercando di salvarlo e Leonor ancora non sa che il marito è quel prigioniero imprigionato nelle segrete. Leonore ormai è decisa di libeare quel prigioniero e scende con Rocco nella prigione sottorrenea e proprio in quel momento sente il prigionieri invocare il suo nome...Leoooonoorrrre... il momento è concitato, Leonor ha ritrovato il marito, ma don Pizarro arriva per uccidere il nemico. Leonore gli sbarra la strada, lo impora, ma l'altro non sente ragioni, anzi decidere di uccidere tutti e due.
Ma il destino ha deciso diversamente, lo squillo delle trombe annuncia l'arrivo del ministro, don Pizarro deve uscrire fuori ad accoglierlo e Leonore e Florestan si abbracciano felici.
Nella piazza il ministro magnanimo da ordine di liberare tutti i prigionieri, Rocco racconta al ministro tutte le malefatte di don Pizarro, Leonore abbraccia il marito e tutta la piazza la acclama come eroina.
Vi metto tutta l'opera, non riesco a fare una ricerca ad hoc...magari più avanti.
Re: Fidelio o l'amor coniugale
Evviva le ferie da lontananza dell'Orso
mi sono goduta tutta l'opera "a palla giusta", senza disturbare nessuno, tranquilla tranquilla.
Grazie Aurora sei fantastica.
Re: Fidelio o l'amor coniugale
ah meno male che ci sei tu... credevo andasse deserta come la prima assemblea condominiale...
Re: Fidelio o l'amor coniugale
più tardi l'ascolterò, credo di averlo sentito almeno una volta
mariella- Moderatori
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Re: Fidelio o l'amor coniugale
sto ascoltando l'ouverture e non mi pare di averla mai sentita.
non ascolto qui, domani sera accendiamo la tv e vediamo...
di nascosto l'effetto che fa!
non ascolto qui, domani sera accendiamo la tv e vediamo...
di nascosto l'effetto che fa!
Re: Fidelio o l'amor coniugale
con quel po'po' di effetto modello Aida???? Adriano ancora se lo ricorda.... . Devo dire che è un'altra cosa comunque. Io che l'ho sentita in diretta in teatro posso dire che la musica ascoltata così in diretta o col surround (si dice così) è tutta un'altra cosa. Sembra ti entri nel cuore per direttissima.
Re: Fidelio o l'amor coniugale
Domenica sera non ho potuto vederla, ma l'ho acchiappata lunedì pomeriggio, perdendo però i primo 20 minuti.
E' un'opera che conosco poco, praticamente solo l'ouverture (che stavolta Barenboim ha sostituito) e il coro dei prigionieri. Questa scaligera mi è piaciuta abbastanza, scenografia compresa, deprimente ma in carattere. Brava la Kampe/Leonore e bravi soprattutto i personaggi minori, mi è piaciuto molto il Rocco del basso coreano Kwangchul Youn. Florestano invece l'ho trovato debole, con una vocetta che a volte sembrava quella di una donna, ma saranno state le torture, poverino.
Una cosa che non ho capito è perché, quando finalmente Leonore e Florestano si riconoscono, la regista gli ha fatto cantare il loro duetto, a base di "Finalmente sul mio petto!" e "Ti stringo a me!" tenendoli a circa venti metri di distanza l'uno dall'altra. E anche nel finale non è che fossero molto espansivi. Mah, che Leonore rimpiangesse Marzelline?
Ho letto da qualche parte che Barenboim è stato soprannominato BimBumBam, per via della sua energia e del suo entusiasmo.
Aurora, il tuo parere?
Anna
E' un'opera che conosco poco, praticamente solo l'ouverture (che stavolta Barenboim ha sostituito) e il coro dei prigionieri. Questa scaligera mi è piaciuta abbastanza, scenografia compresa, deprimente ma in carattere. Brava la Kampe/Leonore e bravi soprattutto i personaggi minori, mi è piaciuto molto il Rocco del basso coreano Kwangchul Youn. Florestano invece l'ho trovato debole, con una vocetta che a volte sembrava quella di una donna, ma saranno state le torture, poverino.
Una cosa che non ho capito è perché, quando finalmente Leonore e Florestano si riconoscono, la regista gli ha fatto cantare il loro duetto, a base di "Finalmente sul mio petto!" e "Ti stringo a me!" tenendoli a circa venti metri di distanza l'uno dall'altra. E anche nel finale non è che fossero molto espansivi. Mah, che Leonore rimpiangesse Marzelline?
Ho letto da qualche parte che Barenboim è stato soprannominato BimBumBam, per via della sua energia e del suo entusiasmo.
Aurora, il tuo parere?
Anna
annara- matta timida
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Località : Milano
Re: Fidelio o l'amor coniugale
Il mio parere è di parte...
L'ho vista con Adriano alla Scala una quindicina di anni fa ed è rimasto un ricordo indelebile... dopo provo a cercarla su youtube se me la sento. Era un'opera che non conoscevo...ma sarà stata l'atmosfera che la Scala innegabilmente rilascia, già alle prime note ne sono rimasta stregata.
La scenografia era cupa, perchè sempre di un carcere si tratta, ma bellissima, mure altissime dalle quale si intravvedevano i prigionieri vestiti da prigionieri e non da barboni, Leonore veramente travestita da uomo e non con i capelli alla Lady Diana, un Florestan veramente disperato... insomma io, e l'ho già detto, sono favorevole a una certa modernizzazione dell'opera, ma non mi piacciono gli stravolgimenti che registi pur di far parlare di sè attuano. Qua si è ripetuta la storia che i due protagonisti, come la Traviata dell'anno scorso, pur essendo amanti, manco si sfiorano... oddio... io capisco che una donna con la tuta da metalmeccanico non sia al massimo del sexy...ma cavolo tu vedi la tua donna che per salvarti è scesa fino sotto e dentro le patrie galere e tu stai dalla parte opposta? E meno male che il sottotitolo è "L'amor coniugale".
Il soprano comunque è stato il migliore in campo insieme al bravissimo coreano, Barenboim strepitoso come sempre.
Per il resto, per i nostri orecchi, abituati al melodramma italiano, è un'opera che sembra più difficile, e va ascoltata e riascoltata, il parlato tedesco non aiuta, e qui tornano in ballo i registi che dovrebbero sopperire alla mancanza dell'italiano con scene che facciano capire cosa succeda sul palcoscenico... un po' come Il flauto magico che pur essendo in tedesco è comprensibile anche ai bambini...
L'ho vista con Adriano alla Scala una quindicina di anni fa ed è rimasto un ricordo indelebile... dopo provo a cercarla su youtube se me la sento. Era un'opera che non conoscevo...ma sarà stata l'atmosfera che la Scala innegabilmente rilascia, già alle prime note ne sono rimasta stregata.
La scenografia era cupa, perchè sempre di un carcere si tratta, ma bellissima, mure altissime dalle quale si intravvedevano i prigionieri vestiti da prigionieri e non da barboni, Leonore veramente travestita da uomo e non con i capelli alla Lady Diana, un Florestan veramente disperato... insomma io, e l'ho già detto, sono favorevole a una certa modernizzazione dell'opera, ma non mi piacciono gli stravolgimenti che registi pur di far parlare di sè attuano. Qua si è ripetuta la storia che i due protagonisti, come la Traviata dell'anno scorso, pur essendo amanti, manco si sfiorano... oddio... io capisco che una donna con la tuta da metalmeccanico non sia al massimo del sexy...ma cavolo tu vedi la tua donna che per salvarti è scesa fino sotto e dentro le patrie galere e tu stai dalla parte opposta? E meno male che il sottotitolo è "L'amor coniugale".
Il soprano comunque è stato il migliore in campo insieme al bravissimo coreano, Barenboim strepitoso come sempre.
Per il resto, per i nostri orecchi, abituati al melodramma italiano, è un'opera che sembra più difficile, e va ascoltata e riascoltata, il parlato tedesco non aiuta, e qui tornano in ballo i registi che dovrebbero sopperire alla mancanza dell'italiano con scene che facciano capire cosa succeda sul palcoscenico... un po' come Il flauto magico che pur essendo in tedesco è comprensibile anche ai bambini...
Re: Fidelio o l'amor coniugale
il parlato tedesco non aiuta, e qui tornano in ballo i registi che dovrebbero sopperire alla mancanza dell'italiano con scene che facciano capire cosa succeda sul palcoscenico... un po' come Il flauto magico che pur essendo in tedesco è comprensibile anche ai bambini
Però c'erano i sottotitoli. E di gran traffico sul palcoscenico nel Fidelio non ce n'è molto prima del finale, e la regia più di tanto non ha modo di inventare. Concordo con te che questa modernizzazione era ben scelta, più potente e coinvolgente di banali costumi seicento-settecenteschi, ma la passione coniugale era tutta nelle note e nelle parole e ben poco nell'azione scenica.
Anna
annara- matta timida
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