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don giovanni di W.A.Mozart

3 partecipanti

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Messaggio Da fiorella Sab Gen 26, 2013 11:15 pm

aurora ce ne aveva parlato

DON GIOVANNI

ora, su sky arte,  mi sto godendo una versione moderna

aurora ha scritto:
Mi piacerebbe conoscere questo sig. Fulvio, dev'essere veramente un piacere starlo a sentire.

dovremo riorganizzare, dato che l'ultimo dell'anno non era la sera adatta per parlare
di musica impegnata!  Laughing Laughing
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Messaggio Da Aurora Mer Lug 17, 2013 10:12 am

Ed ecco tutta l'opera con la trama e qualche brano. La trama è complicata va letta con attenzione per venirne a capo ed è intrigante anche senza musica

Don Giovanni

Dramma giocoso in due atti
Libretto di Lorenzo Da Ponte
Musica di Wolfang Amadeus Mozart

La prima rappresentazione è datata 29 ottobre 1787 a Praga

Il perché sia stato chiamato Dramma giocoso è abbastanza oscuro…certo è un dramma tragico, ma i caratteri dei personaggi aiutati dalla musica la fanno anche sembrare un’opera buffa.
Oppure più semplicemente la parola “dramma” sta per rappresentazione teatrale…chissà.

La trama non è facilissima da raccontare. Tutto dovrebbe avvenire in una notte, ma la trama è tutto un susseguirsi di albe e tramonti che è difficile raccapezzarsi. Leggendo la trama ci si rende conto che nella pratica è impossibile, ma nell’opera accade, perché tutto è fantasia dall’inizio tragico alla fine “soprannaturale” e per lo stesso motivo è impossibile spiegarla con poche parole.

Don Giovanni: cavaliere libertino, seduttore impenitente…”Chi è fedele a una donna verso l’altre è crudele” dice…
Leporello: servo di Don Giovanni, un po’ il suo alter ego, devoto e infedele contemporaneamente, pronto a criticarlo prima e dargli man forte poi.
Donna Anna: promessa sposa di Don Ottavio e concupita con Don Giovanni (non che lei si tiri indietro)
Don Ottavio…. promesso sposa di Donna Anna
Il Commendatore: padre di Donna Anna..
Donna Elvira: dama abbandonata da Don Giovanni
Zerlina: contadina
Masetto: moroso (allora si diceva amante) di Zerlina

In passato a testimonianza che Leporello fosse l’alter ergo di Don Giovanni, quando se ne aveva la possibilità ovviamente abbastanza rara, i due tenori erano gemelli.


****************


Il primo atto comincia con un allegro, quanto seccato Leporello…ha un modo di proporsi accattivante e la musica lo aiuta, ma si lamenta del suo essere servo; intanto dal balcone a fianco Don Giovanni, al buio per non farsi riconoscere scappa da Donna Anna che inutilmente cerca di trattenerlo. Una volta a terra, incontra il Commendatore, padre di Anna (che sentendo arrivare il padre rientra in casa) che immediatamente vuole vendicare l’onore della figlia a fil di spada e si batte a duello con Don Giovanni. Purtroppo ha la peggio e muore accasciandosi a terra..




L’inizio della seconda scena è accompagnato da un pezzo per sola arpa bellissimo. I due uomini restano soli con il Commendatore a terra, chiacchierano sull’accaduto e mi paiono eloquenti due frasi dette dai personaggi:
Leporello: Bravo! Due imprese leggiadre! Sforzar la figlia e ammazzare il padre.
Don Giovanni: L’ha voluto. Suo danno.
(Le trovo di una attualità agghiacciante, visto che si parla di 220 anni fa)
I due se ne vanno. Arriva Donna Anna con i servi e scopre il corpo del padre e capisce che chi ha ucciso suo padre è quell’uomo che è scappato dal balcone dopo aver tentato di attentare alla sua virtù e si lascia consolare da Don Ottavio che al momento ignora tutto, mentre Leporello cerca di far capire al suo padrone che il suo contegno non è da persona perbene, ma il discorso si interrompe quando Don Giovanni “sente” l’avvicinarsi di una femmina. Ma la femmina altro non è che Donna Elvira, dama abbandonata dopo che “il mostro” le aveva fatto credere di farla sua sposa.
Don Giovanni si allontana e Leporello per convincere la fanciulla a desistere, le fa vedere un quadernetto, dove sono annotate tutte le belle che ha amato il suo padrone e la lista è davvero lunga.



Finalmente liberatosi di Anna ed Elvira il nostro eroe finisce nel bel mezzo di una festa contadina, dove si allestisce un banchetto nuziale per Masetto e Zerlina. La fanciulla è bella e giovane e a Don Giovanni non par vero. Zerlina finisce per cadere nella trappola e si avvia verso un casotto di caccia



Ma fanno i conti senza l’oste. Donna Elvira ferma la coppia dei quasi amanti, prima che accada l’irreparabile, Elvira è furibonda, è talmente arrabbiata che Zerlina si spaventa e ritorna sui suoi passi accompagnata da Elvira. Sopraggiungono anche Donna Anna e Don Ottavio e poi di nuovo Elvira. Don Giovanni vuol far credere che Elvira sia pazza…ma nella confusione generale Donna Anna ha un sussulto… nel guardare la figura in controluce di Don Giovanni, capisce all’improvviso che è l’uomo che è entrato un casa dal balcone e che le ha ucciso il padre. E’ disperata e chiede soccorso a Don Ottavio, che stenta a credere.

Intanto Zerlina cerca di far pace con Masetto, che giustamente è risentito del comportamento della fidanzata e dopo poco è Masetto che sventa un nuovo tentativo di concupire Zerlina.



Ma per Don Giovanni la pacchia sta per finire perché Donna Anna, Donna Elvira e Don Ottavio, stanno meditando di partecipare mascherate a una festa in casa di Don Giovanni .
Nel corso della festa, con l’aiuto di Leporello, il nostro seduttore cerca di portar via Zerlina che si divincola e scappa e siccome tutti si fermano a guardare lui, capisce di essere in trappola e non trova di meglio che incolpare Leporello. E’ la goccia che fa traboccare il vaso, tutti gli sono contro e Don Giovanni con la testa confusa esce di scena brandendo una spada seguito da Leporello, che non lo aiuta, ma non lo lascia.

Secondo Atto

Il secondo atto inizia con un duetto fra i due. Leporello vuole licenziarsi, ma quattro doppie ghinee gli fanno cambiare idea. Don Giovanni si appresta a raccontargli di un’altra conquista, ma essendo la nuova conquista, la cameriera di Don Elvira, cambia d’abito col servo perché certo un nobiluomo non può scendere di livello…nel frattempo però al balcone si affaccia Donna Elvira che nel buio non riconosce Leporello nei panni di Don Giovanni e affannata prima ascolta la serenata che Don Giovanni canta dietro alle spalle di Leporello e poi scende dichiarando amore a Don Giovanni/Leporello che ovviamente nasconde il viso. Sempre nel semibuio i due se ne vanno a passeggio, mentre finalmente Don Giovanni, sempre nei panni del servo può fare la serenata alla cameriera:



ma le cose vanno diversamente. Arriva Masetto che insieme ai contadini vuol uccidere Don Giovanni, il quale, sempre nei panni del servo, non esita a dire che è in piazza che passeggia con una donna e allontanati i contadini, stende il povero Masetto con qualche pugno che verrà poi consolato da Zerlina e fugge.

Intanto Donna Elvira, Donna Anna con Don Ottavio, Masetto e Zerlina si accorgono dell’inganno e Leporello messo alle strette finalmente rivela che il delitto (la morte del commendatore) è avvenuta per mano del suo padrone.
Leporello riesce a fuggire e ai presenti non resta che cercare vendetta.
Ma non è il solo a scappare. Anche Don Giovanni scappa e si rifugia in un cimitero, raggiunto da lì a poco da Leporello. La scena per variare è buia. Don Giovanni deride Leporello raccontandogli di aver incontrato una sua bella e mentre il servo si dispera all’improvviso una voce sovrumana e lugubre irrompe in scena…”Di rider finirai pria dell’aurora”…
Il servo è atterrito dalla paura, il padrone è sprezzante. La voce viene dalla statua funebre del Commendatore e Don Giovanni più cinico che mai lo invita a cena.
La cena è pronta, i servi hanno i candelieri accesi e sono pronti a servire il pranzo e il padrone di casa invita i suonatori a suonare.
In questo punto avviene qualcosa di singolare.
I suonatori ambulanti dell’epoca, in giro per Praga già suonavano delle musiche di opere precedenti di Mozart come per esempio le Nozze di Figaro e quindi Mozart non trova di meglio che far suonare ai suonatori proprio quelle arie ed ecco che Leporello sull’aria famosissima di “Non più andrai Farfallone Amoroso…”canta… "Sì, eccellente il vostro cuoco, che lo volli anch’io provar… " e tutto perché aveva azzannato di nascosto una coscia di fagiano.

Bene, dopo l’ultimo tentativo di Elvira di tenere a sé Don Giovanni, tra lo sgomento generale arriva a statua del Commendatore. L’atmosfera è raggelante, scappano tutti meno i due uomini. Il Commendatore più volte chiede a Don Giovanni di pentirsi e la risposta è sempre no.
L’uomo finisce inghiottito dalla terra cercando di disperatamente di aggrapparsi alla mano tesa di Leporello.

Nell’ottocento l’opera finiva qui, ma siccome Mozart scrisse anche un finale per i sei superstiti, nel tempo si preferì rappresentarla completa e quindi Donna Anna se ne va in ritiro, Donna Elvira chiede un anno di tempo prima di sposare Ottavio, Masetto e Zerlina sono promessi sposi e Leporello va in taverna a cercare un altro padrone.




Siete sopravvisute?


Ultima modifica di Aurora il Mer Lug 17, 2013 2:32 pm - modificato 1 volta.
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Messaggio Da Rosetta 46 Mer Lug 17, 2013 1:00 pm

dunque... 

Pifferiiii, il papà della mia amica che abitava nel mio appartamento attuale a Milano, era un melomane incallito, non mancava mai ad una serata alla scala ...
Certi pomeriggi, quando non aveva turni di lavoro, accendeva il suo giradischi e suonava ancora i vecchi padelloni (78 giri) a tutta canna con il vecchio grammofono a tromba.
In estate mia mamma chiudeva le finestre, ma io me ne stavo quieta sul balcone ad ascoltare ... poi la mia amica Carmen (una dei tanti figli), ogni tanto mi raccontava qualche pezzo di storia del libretto dell'opera. L'amore per l'opera, mi è venuta più tardi, ma è stato un regalo molto importante.


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