Ernani di G. Verdi
2 partecipanti
Pagina 1 di 1
Ernani di G. Verdi
ERNANI
Dramma lirico in 4 parti
Libretto di Francesco Maria Piave liberamente tratto da Hernani di Victor Hugo
Musica di Giuseppe Verdi
Personaggi e interpreti
Ernani alias Don Giovanni d’Aragona – tenore
Don Carlo Re di Spagna – tenore
Don Ruy Gomes de Silva – basso
Elvira nipote e fidantaza di Don Ruy – soprano
Giovanna la nutrice – mezzo soprano
Don Riccardo scudiero del re – tenore
Jago scudiero di don Ruy – basso
L’opera si svolge prima ad Aragona, prosegue ad Aquisgrana e si conclude a Saragozza nell’anno 1519.
La prima rappresentazione fu a Venezia al teatro La Fenice nel 1844.
Ernani è stata per me una tarda scoperta. Per anni Ernani è stato solo un inciso in una vecchia canzone del Quartetto Cetra e poi quando la prima volta l’ho ascoltata ne sono rimasta incantata, direi folgorata e ora è sicuramente una delle opere di Verdi mie preferite. Non ci si annoia mai, la musica si rincorre sempre più bella e sempre più trascinante. Ha una serie di romanze una più bella dell’altra, alcune sembrano delle ballate tanto sono belle e orecchiabili. Ovviamente il primo impatto è per forza musicale e spero di riuscirvi a farvi sentire al meglio almeno qualcuno di questi brani musicali e poi la trama via via si snoccioerà mischiandosi perfettamente alle note, nonostante l’intreccio anche questa volta sia un po’ complicato.
Verdi nel 1844 era già un compositore in ascesa con alle spalle i successi del Nabucco e de I Lombardi alla prima crociata, quando La Fenice di Venezia gli commissiona un’opera, Verdi scarta per un motivo o un altro diversi soggetti, ma quando ebbe tra le mani il dramma Hernani di Victor Hugo capì che quella era la sua opera anche se pendeva sul libretto sempre l’incubo della censura perché si trattava comunque di una congiura contro un Re.
E’ proprio con quest’opera che nasce la collaborazione con Francesco Maria Piave sicuramente agevolata dal carattere affabile del librettista. Non era facile mettere in libretto un romanzo, perché quello che in letteratura sembrava bello, cantato era ridicolo e quindi c’era un grande lavoro da fare anche perché Verdi era esigentissimo e non voleva perdere comunque alcune bellissime pagine del romanzo di Hugo.
Anche in quest’opera il richiamo alla storia è presente e alcuni temi furono fatti propri dai moti del 1848…era comunque una musica risorgimentale perché a versi di ribellione si univa una musica trascinante e incalzante, però al di là di tutto c’è un intreccio di sentimenti, passioni e odio, amore e morte, onore e vendetta il tutto in un intreccio di tre voci maschili e una femminile che ne determinano una musicalità eccezionale.
Insomma in quest’opera musica e azione, parole e canto sono una cosa sola.
Ascoltatela se potete perché merita.
Premessa
I protagonisti dell’opera sono Don Giovanni d’Aragona che si cela sotto le vesti del bandito Ernani per vendicare il padre ucciso dal padre di Don Carlo e che quindi prepara una rivolta contro il re.
Don Carlo è il re che nel corso dell’opera diventerà Imperatore cercando di seguire le orme di Carlo Magno, il vecchio Silva che è lo zio e tutore di Elvira ed Elvira unica protagonista femminile, che ama Ernani, ma è amata, forse sarebbe meglio dire desiderata sia dal Re Don Carlo che dal vecchio Silva.
Tutti e tre gli uomini quindi sono innamorati di Elvira, ma chi sta per sposare Elvira è il vecchio Silva ovviamente tra la disperazione di Ernani e del Re.
PARTE PRIMA
Siamo sulle montagne di Aragona, i ribelli e i banditi si rifocillano mangiando e bevendo. Arriva Ernani triste e sconsolato… ha capito che Silva ha messo gli occhi su Elvira. Lui ne è, riamato, innamorato, ma l’unico modo per strapparla a Don Ruy de Silva che sta per sposarla è rapirla e chiede quindi aiuto ai suoi uomini.
Qui c’è una bell’inizio da parte del coro e la musica alterna la cadenza e la baldanza del canto dei ribelli, che prendono coraggio dal vino, alla dolcezza sconsolata di Ernani
Non ho trovato la parte scenica, ma immaginatevi dei banditi che bivaccano sulle montagne bevendo per scaldarsi e farsi anche coraggio magari.
(E’ l’arrivo di Ernani interpretato da Placido Domingo. Ci sono due romanze… “Come rugiada al cespite”, molto bella e “O tu che l’alma adora, vieni”… belle tutte e due e Domingo calza perfettamente il ruolo.
Sulla cabaletta O tu che l’alma adori, il dialogo tra Ernani e i banditi si conclude. I banditi si sono convinti e sicuramente aiuteranno Ernani a rapire l’amata.
Il quadro cambia ed Elvira medita sul suo amaro destino…deve sposare Silva ma ama Ernani. Le ancelle le fanno vedere i gioielli che Silva le destina, ma nulla serve a farle cambiare idea.
Le ancelle escono di scena e arrivano Don Carlo (il Re) sotto mentite spoglie insieme alla governante di Elvira alla quale chiede di mandarle lì la ragazza. L’ama perdutamente, ma sa che lei è innamorata di Ernani. Don Carlo vuole con un ultimo disperato tentativo, cercare di conquistare la ragazza, il re è di animo buono e il suo amore è sincero, ma nulla può contro l’amore di Elvira per Ernani e contro il suo orgoglio di essere aragonese.
Il re si rende conto ben presto che il tentativo è fallito e quasi passa alla maniere forti…”Non t’ascolto… mia sarai”, ma Elvira si impossessa del pugnale del re e minaccia di ucciderlo pur di salvare il suo onore. L’arrivo di Ernani scongiura il delitto. Il re capisce che quello che si è presentato è Ernani, mentre il bandito si meraviglia di essere riconosciuto… qua che aiuta a crescere l’ansia del momento è la musica. Ognuno rivendica i suoi diritti ed Elvira in mezzo cerca di tenerli a bada, la musica incalzante fa capire che altro sangue sta per essere versato, ma da una porta secondaria arriva Silva che non riconosce il re, ma in compenso si rende conto che ben due corteggiatori sono alla presenza di Elvira.
Ora in scena ci sono i 4 personaggi principali dell’opera.
Silva al contrario del re, è crudele, prepotente, arrogante e infido rispettoso degli altri solo finchè gli altri non gli fanno ombra.
Davanti ai due corteggiatori chiama tutta la corte a testimone del disonore e adesso il palcoscenico è pieno: ci sono i 4 protagonisti, i soldati, le ancelle,
Qui Silva prima si rammarica che gli anni che ormai gli hanno imbiacati i capelli, non gli hanno reso di gelo il cuore e poi brandisce la spada per vendicarsi.
(Sono un aria e una cabaletta… ascolatele entrambe, secondo me ne vale la pena)
A placare gli animi arriva all’improvviso lo scudiero del re che svela ai presenti l’identità dell’uomo che era ancora in ombra in un angolo. Solo Elvira ed Ernani sanno che è il re e Silva ne rimane impietrito, perché comunque lui ha sempre recitato la parte dell’uomo fedele al re, mentre poco prima lo aveva minacciato con la spada.
Cerca così di farsi perdonare …”Mio signore dolente io sono… e il re concede il suo perdono, anzi gli sussura che essendo morto l’imperatore ha bisogno di un uomo di cui fidarsi. Silva si ritiene onorato e così Don Carlo gli comunica che di notte sarebbero arrivato al suo castello, ma con un colpo di mano nomina Ernani suo fido e lo invita a lasciare la casa di Silva togliendolo di fatto dalle sue grinfie.
Felicità di Elvira, sgomento di Ernani… come può placare l’ira e la sete di vendetta se il re gli salva la vita.
La scena è piena, ognuno pensa al suo destino, Elvira scongiura Ernani di fuggire e approfittare, Ernani si strugge divorato dall’odio, Don Carlo sogna la corona sulla sua testa e quindi intende mostrarsi degno, Silva e lo scudiero si inchinano al futuro imperatore, la governante e le ancelle si stupiscono di vedere Elvira smarrita e oppressa nonostante il matrimonio in arriva con Silva e i cavalieri si accorgono che l’ira di Silva è sparita… e su questo si chiude il sipario sopra la prima parte.
PARTE SECONDA
Durante la notte Ernani con i suoi uomini tenta la rivolta contro il re, ma fallisce e il bandito viene dato per morto, gli uomini dispersi. Travestito da pellegrino chiede rifugio proprio nel castello di Silva dove si stanno preparando le nozze con Elvira per il giorno dopo.
Silva lo accoglie, perché l’ospitalità è sacra, ma Ernani viene così a sapere che la sua amata sta per sposarsi e allora si costituisce a lui chiedendo di morire. Ma per Silva l’ospitalità è un punto d’onore e decide di non denunciarlo e si allontana con i suoi uomini: Elvira resta sola con Ernani che da principio la insulta, ma poi la ragazza spiega che le avevan detto che era morto altrimenti non avrebbe mai accettato le nozze… i due si abbracciano, innamorati più che mai e vengono sorpresi da Silva che irrompe sulla scena furibondo e inveisce contro Ernani… lo vorrebbe uccidere, ma arriva in quel momento il re che nonostante il perdono del giorno prima, vuole acciuffare Ernani. Il bandito invoca la morte pur di non essere consegnato al re, ma Silva è lesto a nasconderlo, nessuno deve togliergli la vendetta dalle mani.
Il re domanda a Silva di un certo pellegrino fatto entrare al castello. Il duca tiene fede ai suoi principi di fedeltà sia alla corona che all’ospite (per la vendetta) e non denuncia Ernani e questo fa infuriare il re che decide di portare via Elvira per costringere Silva a denunciare il pellegrino.
cugino a che munito
Il duca inveisce contro il re, lo maledice e la musica è coinvolgente.
Il bandito uscito dal suo nascondiglio gli racconta che il re ha portato via Elvira perché anche Don Carlo è innamorato di lei… Vecchio che mai facesti…Nostro rivale egli è…
Silva è furibondo e si allea con Ernani che si offre … Teco la voglio compiere (la vendetta)… poscia mi ucciderai… per salvare Elvira e se necessario uccidere il re, ma prima Silva chiede al bandito se sarà di parola… e senza saperlo Ernani firma la sua condanna a morte perché in pegno dà a Silva un corno… quando Silva suonerà il corno Ernani morrà.
In pratica Silva salva la vita a Ernani, insieme combatteranno il re, ma in cambio vuole Elvira e quando il corno suonerà tre volte Ernani morirà (non dice come, ma si presuma si debba suicidare) lasciando così libera Elvira di sposare Silva.
Arriva Jago (scudiero di Silva) che annuncia che gli uomini di Ernani si sono ritrovati e cercano il loro capo.
PARTE TERZA
Ora siamo nei sotterranei del castello di Acquisgrana dove sono sepolte le spoglie di Carlo Magno. E’ qui che si riuniscono i banditi, i cospiratori capeggiati da Ernani. Ma Don Carlo arriva prima di loro e si nasconde nel sepolcro di Carlo Magno. La sua prossima salita al trono di Imperatore gli fa temere che la congiura sia vicina e quindi non visto ascolta quel che dicono i cospiratori.
(tenore Sherrill Milnes)
E difatti di lì a poco Ernani con i suoi banditi si radunano vicino al sepolcro e decretano la morte del re. Tirano a sorte colui che dovrà eseguire la sentenza e ovviamente esce il nome di Ernani. Tutti prestano giuramento intonando un bellissimo canto che venne poi ripreso dai patrioti durante il Risorgimento (purtroppo il video è stato tolto dalla rete).
Tre colpi di cannone annunciano che Don Carlo è stato eletto Imperatore e uscendo dal sepolcro mentre i suoi soldati lo raggiungono decreta la morte del bandito e dei suoi seguaci.
Ma Elvira interviene di nuovo e Don Carlo Imperatore volendosi mostrare degno erede di Carlo Magno, perdona tutti, concede la vita a Ernani e soprattutto gli dà in sposa Elvira.
Tripudio di tutti… meno che di Silva che medita una vendetta sempre più feroce.
La romanza è stupenda… ascoltatela. L'audio non è alto, ma merita un piccolo sacrificio.
Oh sommo Carlo (Renato Bruson, Mirella Freni, Placido Domingo)
PARTE QUARTA
Nel palazzo di Don Giovanni D’Aragona che ormai ha smesso i panni del bandito Ernani si prepara la festa nuziale tra Elvira e Don Giovanni, ma un uomo tutto vestito di nero si aggira per il castello e mentre i due giovani felici aspettano il momento della cerimonia in lontananza si sentono tre suoni di corno…ecco…. è Silva, l’uomo vestito di nero, che ricorda a Don Giovanni il patto. Il giovane tenta di commuovere Silva, ma il vecchio è irremovibile, vuole Elvira per se.
DonGiovanni/Ernani tiene fede alla parola data e si toglie la vita, mentre Elvira si accascia sul suo corpo.
Ci sono delle versioni un po’ discordanti sul finale… qualche libretto dà Elvira per svenuta, per qualcun altro Elvira si uccide insieme a Ernani.
Una chicca del 1956 “Oh Sommo Carlo” con Leonardo Warren e Mario del Monaco, ovviamente con solo vecchie foto degli artisti che cantano
Dramma lirico in 4 parti
Libretto di Francesco Maria Piave liberamente tratto da Hernani di Victor Hugo
Musica di Giuseppe Verdi
Personaggi e interpreti
Ernani alias Don Giovanni d’Aragona – tenore
Don Carlo Re di Spagna – tenore
Don Ruy Gomes de Silva – basso
Elvira nipote e fidantaza di Don Ruy – soprano
Giovanna la nutrice – mezzo soprano
Don Riccardo scudiero del re – tenore
Jago scudiero di don Ruy – basso
L’opera si svolge prima ad Aragona, prosegue ad Aquisgrana e si conclude a Saragozza nell’anno 1519.
La prima rappresentazione fu a Venezia al teatro La Fenice nel 1844.
Ernani è stata per me una tarda scoperta. Per anni Ernani è stato solo un inciso in una vecchia canzone del Quartetto Cetra e poi quando la prima volta l’ho ascoltata ne sono rimasta incantata, direi folgorata e ora è sicuramente una delle opere di Verdi mie preferite. Non ci si annoia mai, la musica si rincorre sempre più bella e sempre più trascinante. Ha una serie di romanze una più bella dell’altra, alcune sembrano delle ballate tanto sono belle e orecchiabili. Ovviamente il primo impatto è per forza musicale e spero di riuscirvi a farvi sentire al meglio almeno qualcuno di questi brani musicali e poi la trama via via si snoccioerà mischiandosi perfettamente alle note, nonostante l’intreccio anche questa volta sia un po’ complicato.
Verdi nel 1844 era già un compositore in ascesa con alle spalle i successi del Nabucco e de I Lombardi alla prima crociata, quando La Fenice di Venezia gli commissiona un’opera, Verdi scarta per un motivo o un altro diversi soggetti, ma quando ebbe tra le mani il dramma Hernani di Victor Hugo capì che quella era la sua opera anche se pendeva sul libretto sempre l’incubo della censura perché si trattava comunque di una congiura contro un Re.
E’ proprio con quest’opera che nasce la collaborazione con Francesco Maria Piave sicuramente agevolata dal carattere affabile del librettista. Non era facile mettere in libretto un romanzo, perché quello che in letteratura sembrava bello, cantato era ridicolo e quindi c’era un grande lavoro da fare anche perché Verdi era esigentissimo e non voleva perdere comunque alcune bellissime pagine del romanzo di Hugo.
Anche in quest’opera il richiamo alla storia è presente e alcuni temi furono fatti propri dai moti del 1848…era comunque una musica risorgimentale perché a versi di ribellione si univa una musica trascinante e incalzante, però al di là di tutto c’è un intreccio di sentimenti, passioni e odio, amore e morte, onore e vendetta il tutto in un intreccio di tre voci maschili e una femminile che ne determinano una musicalità eccezionale.
Insomma in quest’opera musica e azione, parole e canto sono una cosa sola.
Ascoltatela se potete perché merita.
Premessa
I protagonisti dell’opera sono Don Giovanni d’Aragona che si cela sotto le vesti del bandito Ernani per vendicare il padre ucciso dal padre di Don Carlo e che quindi prepara una rivolta contro il re.
Don Carlo è il re che nel corso dell’opera diventerà Imperatore cercando di seguire le orme di Carlo Magno, il vecchio Silva che è lo zio e tutore di Elvira ed Elvira unica protagonista femminile, che ama Ernani, ma è amata, forse sarebbe meglio dire desiderata sia dal Re Don Carlo che dal vecchio Silva.
Tutti e tre gli uomini quindi sono innamorati di Elvira, ma chi sta per sposare Elvira è il vecchio Silva ovviamente tra la disperazione di Ernani e del Re.
PARTE PRIMA
Siamo sulle montagne di Aragona, i ribelli e i banditi si rifocillano mangiando e bevendo. Arriva Ernani triste e sconsolato… ha capito che Silva ha messo gli occhi su Elvira. Lui ne è, riamato, innamorato, ma l’unico modo per strapparla a Don Ruy de Silva che sta per sposarla è rapirla e chiede quindi aiuto ai suoi uomini.
Qui c’è una bell’inizio da parte del coro e la musica alterna la cadenza e la baldanza del canto dei ribelli, che prendono coraggio dal vino, alla dolcezza sconsolata di Ernani
Non ho trovato la parte scenica, ma immaginatevi dei banditi che bivaccano sulle montagne bevendo per scaldarsi e farsi anche coraggio magari.
(E’ l’arrivo di Ernani interpretato da Placido Domingo. Ci sono due romanze… “Come rugiada al cespite”, molto bella e “O tu che l’alma adora, vieni”… belle tutte e due e Domingo calza perfettamente il ruolo.
Sulla cabaletta O tu che l’alma adori, il dialogo tra Ernani e i banditi si conclude. I banditi si sono convinti e sicuramente aiuteranno Ernani a rapire l’amata.
Il quadro cambia ed Elvira medita sul suo amaro destino…deve sposare Silva ma ama Ernani. Le ancelle le fanno vedere i gioielli che Silva le destina, ma nulla serve a farle cambiare idea.
Le ancelle escono di scena e arrivano Don Carlo (il Re) sotto mentite spoglie insieme alla governante di Elvira alla quale chiede di mandarle lì la ragazza. L’ama perdutamente, ma sa che lei è innamorata di Ernani. Don Carlo vuole con un ultimo disperato tentativo, cercare di conquistare la ragazza, il re è di animo buono e il suo amore è sincero, ma nulla può contro l’amore di Elvira per Ernani e contro il suo orgoglio di essere aragonese.
Il re si rende conto ben presto che il tentativo è fallito e quasi passa alla maniere forti…”Non t’ascolto… mia sarai”, ma Elvira si impossessa del pugnale del re e minaccia di ucciderlo pur di salvare il suo onore. L’arrivo di Ernani scongiura il delitto. Il re capisce che quello che si è presentato è Ernani, mentre il bandito si meraviglia di essere riconosciuto… qua che aiuta a crescere l’ansia del momento è la musica. Ognuno rivendica i suoi diritti ed Elvira in mezzo cerca di tenerli a bada, la musica incalzante fa capire che altro sangue sta per essere versato, ma da una porta secondaria arriva Silva che non riconosce il re, ma in compenso si rende conto che ben due corteggiatori sono alla presenza di Elvira.
Ora in scena ci sono i 4 personaggi principali dell’opera.
Silva al contrario del re, è crudele, prepotente, arrogante e infido rispettoso degli altri solo finchè gli altri non gli fanno ombra.
Davanti ai due corteggiatori chiama tutta la corte a testimone del disonore e adesso il palcoscenico è pieno: ci sono i 4 protagonisti, i soldati, le ancelle,
Qui Silva prima si rammarica che gli anni che ormai gli hanno imbiacati i capelli, non gli hanno reso di gelo il cuore e poi brandisce la spada per vendicarsi.
(Sono un aria e una cabaletta… ascolatele entrambe, secondo me ne vale la pena)
A placare gli animi arriva all’improvviso lo scudiero del re che svela ai presenti l’identità dell’uomo che era ancora in ombra in un angolo. Solo Elvira ed Ernani sanno che è il re e Silva ne rimane impietrito, perché comunque lui ha sempre recitato la parte dell’uomo fedele al re, mentre poco prima lo aveva minacciato con la spada.
Cerca così di farsi perdonare …”Mio signore dolente io sono… e il re concede il suo perdono, anzi gli sussura che essendo morto l’imperatore ha bisogno di un uomo di cui fidarsi. Silva si ritiene onorato e così Don Carlo gli comunica che di notte sarebbero arrivato al suo castello, ma con un colpo di mano nomina Ernani suo fido e lo invita a lasciare la casa di Silva togliendolo di fatto dalle sue grinfie.
Felicità di Elvira, sgomento di Ernani… come può placare l’ira e la sete di vendetta se il re gli salva la vita.
La scena è piena, ognuno pensa al suo destino, Elvira scongiura Ernani di fuggire e approfittare, Ernani si strugge divorato dall’odio, Don Carlo sogna la corona sulla sua testa e quindi intende mostrarsi degno, Silva e lo scudiero si inchinano al futuro imperatore, la governante e le ancelle si stupiscono di vedere Elvira smarrita e oppressa nonostante il matrimonio in arriva con Silva e i cavalieri si accorgono che l’ira di Silva è sparita… e su questo si chiude il sipario sopra la prima parte.
PARTE SECONDA
Durante la notte Ernani con i suoi uomini tenta la rivolta contro il re, ma fallisce e il bandito viene dato per morto, gli uomini dispersi. Travestito da pellegrino chiede rifugio proprio nel castello di Silva dove si stanno preparando le nozze con Elvira per il giorno dopo.
Silva lo accoglie, perché l’ospitalità è sacra, ma Ernani viene così a sapere che la sua amata sta per sposarsi e allora si costituisce a lui chiedendo di morire. Ma per Silva l’ospitalità è un punto d’onore e decide di non denunciarlo e si allontana con i suoi uomini: Elvira resta sola con Ernani che da principio la insulta, ma poi la ragazza spiega che le avevan detto che era morto altrimenti non avrebbe mai accettato le nozze… i due si abbracciano, innamorati più che mai e vengono sorpresi da Silva che irrompe sulla scena furibondo e inveisce contro Ernani… lo vorrebbe uccidere, ma arriva in quel momento il re che nonostante il perdono del giorno prima, vuole acciuffare Ernani. Il bandito invoca la morte pur di non essere consegnato al re, ma Silva è lesto a nasconderlo, nessuno deve togliergli la vendetta dalle mani.
Il re domanda a Silva di un certo pellegrino fatto entrare al castello. Il duca tiene fede ai suoi principi di fedeltà sia alla corona che all’ospite (per la vendetta) e non denuncia Ernani e questo fa infuriare il re che decide di portare via Elvira per costringere Silva a denunciare il pellegrino.
cugino a che munito
Il duca inveisce contro il re, lo maledice e la musica è coinvolgente.
Il bandito uscito dal suo nascondiglio gli racconta che il re ha portato via Elvira perché anche Don Carlo è innamorato di lei… Vecchio che mai facesti…Nostro rivale egli è…
Silva è furibondo e si allea con Ernani che si offre … Teco la voglio compiere (la vendetta)… poscia mi ucciderai… per salvare Elvira e se necessario uccidere il re, ma prima Silva chiede al bandito se sarà di parola… e senza saperlo Ernani firma la sua condanna a morte perché in pegno dà a Silva un corno… quando Silva suonerà il corno Ernani morrà.
In pratica Silva salva la vita a Ernani, insieme combatteranno il re, ma in cambio vuole Elvira e quando il corno suonerà tre volte Ernani morirà (non dice come, ma si presuma si debba suicidare) lasciando così libera Elvira di sposare Silva.
Arriva Jago (scudiero di Silva) che annuncia che gli uomini di Ernani si sono ritrovati e cercano il loro capo.
PARTE TERZA
Ora siamo nei sotterranei del castello di Acquisgrana dove sono sepolte le spoglie di Carlo Magno. E’ qui che si riuniscono i banditi, i cospiratori capeggiati da Ernani. Ma Don Carlo arriva prima di loro e si nasconde nel sepolcro di Carlo Magno. La sua prossima salita al trono di Imperatore gli fa temere che la congiura sia vicina e quindi non visto ascolta quel che dicono i cospiratori.
(tenore Sherrill Milnes)
E difatti di lì a poco Ernani con i suoi banditi si radunano vicino al sepolcro e decretano la morte del re. Tirano a sorte colui che dovrà eseguire la sentenza e ovviamente esce il nome di Ernani. Tutti prestano giuramento intonando un bellissimo canto che venne poi ripreso dai patrioti durante il Risorgimento (purtroppo il video è stato tolto dalla rete).
Tre colpi di cannone annunciano che Don Carlo è stato eletto Imperatore e uscendo dal sepolcro mentre i suoi soldati lo raggiungono decreta la morte del bandito e dei suoi seguaci.
Ma Elvira interviene di nuovo e Don Carlo Imperatore volendosi mostrare degno erede di Carlo Magno, perdona tutti, concede la vita a Ernani e soprattutto gli dà in sposa Elvira.
Tripudio di tutti… meno che di Silva che medita una vendetta sempre più feroce.
La romanza è stupenda… ascoltatela. L'audio non è alto, ma merita un piccolo sacrificio.
Oh sommo Carlo (Renato Bruson, Mirella Freni, Placido Domingo)
PARTE QUARTA
Nel palazzo di Don Giovanni D’Aragona che ormai ha smesso i panni del bandito Ernani si prepara la festa nuziale tra Elvira e Don Giovanni, ma un uomo tutto vestito di nero si aggira per il castello e mentre i due giovani felici aspettano il momento della cerimonia in lontananza si sentono tre suoni di corno…ecco…. è Silva, l’uomo vestito di nero, che ricorda a Don Giovanni il patto. Il giovane tenta di commuovere Silva, ma il vecchio è irremovibile, vuole Elvira per se.
DonGiovanni/Ernani tiene fede alla parola data e si toglie la vita, mentre Elvira si accascia sul suo corpo.
Ci sono delle versioni un po’ discordanti sul finale… qualche libretto dà Elvira per svenuta, per qualcun altro Elvira si uccide insieme a Ernani.
Una chicca del 1956 “Oh Sommo Carlo” con Leonardo Warren e Mario del Monaco, ovviamente con solo vecchie foto degli artisti che cantano
Ultima modifica di Aurora il Dom Nov 17, 2013 10:00 pm - modificato 8 volte.
Re: Ernani di G. Verdi
Credo che qualche codice non funzioni, ma non posso cambiarlo al momento. Lo sarò appena potrò.
Re: Ernani di G. Verdi
Grazissime, le musiche un poco le conoscevo, con il completamento del testo è tutta un'altra cosa.
Re: Ernani di G. Verdi
Adoro quest'opera. L'ho scoperta tardissimo, ma poi me ne sono innamorata letteralente. Mi spiace che con questa connessione non la possa ascoltare. Per me la mancanza della musica è fonte di disturbo... mi manca qualcosa, non so spiegarlo, ma io senza la musica non esisto.
Re: Ernani di G. Verdi
Ho la radiolina, ma non mi piglia la Rai... tanto meno Rai 3.
Però ora ho scoperto che si sente con il tv...
Però ora ho scoperto che si sente con il tv...
Re: Ernani di G. Verdi
Finalmente ho la connessione a pieno regime.
Qui potete trovare l'opera intera con Pavarotti, Raimondi, Milnes e Leona Mitchel ...quattro grandi interpreti, nomi che sono una garanzia.
Qui potete trovare l'opera intera con Pavarotti, Raimondi, Milnes e Leona Mitchel ...quattro grandi interpreti, nomi che sono una garanzia.
Re: Ernani di G. Verdi
A settembre sarà tutta un'altra cosa, torneremo alla normalità e potrò ascoltare favolosamente bene.
Argomenti simili
» Tutto Verdi
» Falstaff di G. Verdi
» La Traviata di G. Verdi
» Il trovatore di G. Verdi
» *Lasagna con asparagi verdi
» Falstaff di G. Verdi
» La Traviata di G. Verdi
» Il trovatore di G. Verdi
» *Lasagna con asparagi verdi
Pagina 1 di 1
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.